Le nostre lavorazioni
I nostri lavori e le nostre realizzazioni.
Lavorazioni
Cappotto con fibra di legno
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Cappotto in Fibra di Legno 12 mm
La fibra di legno è uno dei materiali principali utilizzati in bioedilizia per isolare casa naturalmente. Ottenuta grazie agli scarti della lavorazione del legno , quindi già di origine riciclata, si differenzia dalla totalità degli isolanti di origine petrolchimica principalmente per essere completamente compostabile una volta terminato il suo ciclo vita. Niente rifiuti speciali e discariche quindi con la fibra di legno, a patto che non sia trattata con colle speciali o additivi.
Cappotto in fibra di roccia
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Cappotto in Fibra di Roccia 12 mm
Cappotto termico in lana di roccia: il cappotto termico in lana minerale è dotato di pannelli in lana di roccia a doppia densità. Il sistema, grazie all’impiego dei pannelli in lana minerale, garantisce delle ottime prestazioni di isolamento termico e acustico. L’isolante in lana di roccia garantisce inoltre la massima sicurezza al fuoco e ottime prestazioni anche a livello ecologico. La lana di roccia è un matieriale isolante molto permeabile al vapore, non combustibile e quindi adatto anche all’isolamento termico di edifici alti. Il cappotto termico in lana di roccia è un sistema molto affidabile e duraturo nel tempo
Nano cappotto
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Nano cappotto in cassa vuota
Il nano cappotto è un cappotto termico che con soli 4-5 mm ha lo stesso potere isolante del tradizionale cappotto con spessore elevato. È ideale per eliminare la muffa, avere muri caldi d'inverno e freschi d'estate e risarmiare sui costi di riscaldamento; inoltre è molto economico perchè lo fai solo dove serve, non è necessario che lo applichi su tutta la casa. In questa particolare lavorazione, tale nano cappotto è stato inserito nell'itercapedine muraia "cassa vuota".
Tetto in coppi
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Tetto in coppi
La migliore copertura per le zone in nord italia, coinsiste nalla copertura mediante coppi "tegole" con fissaggio a secco. La posa del manto mediante allettamento su malta o adesivi diversi, è assolutamente da evitare poiché, oltre ad impedire la circolazione dell’aria crea zone in cui l’acqua, di eventuale infiltrazione o da assorbimento dall’umidità presente nell’aria, viene trattenuta, comportando la rottura per gelività del manto oltre al suo deterioramento. L’acqua presenta una particolare proprietà quando passa dallo stato liquido a quello solido. Generalmente se prendiamo una sostanza solida e la facciamo fondere, il liquido ottenuto ha un volume maggiore rispetto a quello solido, con l’acqua invece avviene il contrario. Al punto 9.3.2 la Norma afferma:[...] in qualsiasi tipo di copertura (isolata o no, ventilata o no) è necessario prevedere sempre una microventilazione sottotegola per evitare persistenza di umidità, formazioni di condensazioni e per prolungare la durata del sistema. Tale microventilazione è attuata posizionando le tegole su listellature di suppurto [...]. È necessario verificare che la linea di gronda e il colmo siano liberi da ostacoli che possano impedire la libera circolazione dell’aria.”